Nell’allenamento il punto debole è il muscolo, nelle gare il punto debole è la testa: vale a dire che nell’allenamento si attribuisce grande importanza al sistema muscolare ed organico, ma nel corso della gara è il sistema nervoso l’anello più debole della preparazione. Di questo, atleti ed allenatori sono sempre più coscienti..
Una volta, infatti, l’attività sportiva era considerata la semplice espressione di capacità fisiche e tecniche ed i tentativi di ottimizzare le prestazioni agonistiche di un atleta si rivolgevano al loro miglioramento; solo in seguito ci si è resi conto che gli aspetti psicologici sono altrettanto importanti e che le doti fisiche e le capacità tecniche non sono sufficienti all’atleta per esprimere il meglio di se stesso se non sono affiancate da certe caratteristiche mentali.
Posso affermare che questa affermazione sia difficilmente confutabile, poichè ho proprio verificato sul campo o “sulla pedana” come le atlete che seguo quotianamente abbiano cambiato il loro atteggiamento nei confronti della gara, e con l’allenamento alla visualizzazione, respirazione, attenzione e capacità di gestire energia e concentrazione al punto giusto siano riuscite a trasferire sulla pedana quello che effettivamente sapevano fare. Le paure e le ansie sono diventate la loro arma per esprimersi al meglio.
Grazie ragazze.
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