I modelli attuali di business della sharing economy sono basati su:
accesso,
servizi,
abbonamenti,
community..
Oggi nascono spazi condivisi, imprenditoria condivisa e creativa, e la micro-imprenditorialità.
Penso che queste siano caratteristiche comuni di un sistema economico costruito per una visione di lungo periodo correlato e agganciato alle nostre azioni quotidiane.
All’interno di questo sistema ci sono gli individui, le comunità, le aziende, le associazioni e le organizzazioni, tutti inseriti in un perfetto sistema di condivisione.
Il processo innovativo, che genererà un sistema alternativo socio-economico è iniziato ed è davanti agli occhi di tutti; quando riuscirà ad esprimere tutto il suo potenziale, allora un nuovo “ciclo evolutivo” ricomincerà.
Ad esempio, oggi, si è riscoperto lo scambio di oggetti, l’acquisto collettivo, il consumo su consiglio o collaborativo, i valori condivisi, la co-creazione, il prestito, le sottoscrizioni, le collaborazioni, il pay-as-you-use, i social-media, i gruppi whatsApp, le community, il coworking, il crowdfunding, il crowdsourcing, gli open data e il contenuto generato dagli utenti, e qui mi fermo.
Ma in tutto questo, al centro di questa Sharing Economy c’è la persona che è inserita nel contesto e a seconda del suo livello di condivisione al quale contribuisce ottiene un beneficio proporzionale alla suo impegno, la persona diventa quindi fornitore di beni e servizi, creatore, collaboratore, produttore e distributore.
Questi prodotti che stiamo inserendo sul mercato sono progettati per la sostenibilità, poiché sono sostenuti dalla condivisione e quindi circolari e inarrestabili.
L’informazione e la conoscenza sono condivise, aperte e accessibili, ecco che lo Studio Notarile e il Notaio da subito devono intercettare questa richiesta, poiché oggi è richiesta particolare attenzione alla condivisione.
Come fare….chiedimelo: info@bartolinienrico.it
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