Gli studi professionali come le aziende si affidano ai consulenti di management per aiutarli a risanare, mantenere e migliorare i propri trend.
L’attuale sistema economico impone a sempre più aziende e studi professionali di ridurre il personale di talento che hanno “in casa”, parallelamente necessitano di “utilizzare” consulenti di management qualificati di volta in volta, per rispondere alle esigenze esistenti con costi proporzionali alle loro competenze, ma con risultati da subito quantificabili e valutabili.
Generalmente i siti web degli studi notarili, sono ben fatti, spesso indicizzati correttamente sui motori di ricerca, ma i “ROI” web e social li conosciamo?, il comportamento degli utenti che navigano nel sito li conosciamo?
Ossia, stiamo scrivendo articoli che vengono letti? – La gestione dei contatti e preventivi è ottimizzata? – I social Fb, Lk, Google+, Twitter danno dei ritorni in funzione del tempo speso?
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, in data 10 agosto 2016, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante norme di attuazione dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante modifica e integrazione del codice dell’amministrazione digitale (CAD) di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
Si attiva il principio dell’identità digitale e del domicilio digitale (SPID) ma non si parla di eredità digitale.
Cos’è il Business Plan? è una fotografia, è un documento che rispecchia un tuo obiettivo futuro. E’ uno strumento potentissimo da utilizzarsi per orientare le tue prossime azioni quotidiane.
Elementi essenziali del Business Plan:
conoscere, programmare, verificare
Conoscere e controllare le spese Conoscere e controllare gli incassi Programmare e verificare le spese Programmare e verificare gli incassi
I modelli attuali di business della sharing economy sono basati su: accesso, servizi, abbonamenti, community..
Oggi nascono spazi condivisi, imprenditoria condivisa e creativa, e la micro-imprenditorialità.
Penso che queste siano caratteristiche comuni di un sistema economico costruito per una visione di lungo periodo correlato e agganciato alle nostre azioni quotidiane.
All’interno di questo sistema ci sono gli individui, le comunità, le aziende, le associazioni e le organizzazioni, tutti inseriti in un perfetto sistema di condivisione.
Il processo innovativo, che genererà un sistema alternativo socio-economico è iniziato ed è davanti agli occhi di tutti; quando riuscirà ad esprimere tutto il suo potenziale, allora un nuovo “ciclo evolutivo” ricomincerà.
Ad esempio, oggi, si è riscoperto lo scambio di oggetti, l’acquisto collettivo, il consumo su consiglio o collaborativo, i valori condivisi, la co-creazione, il prestito, le sottoscrizioni, le collaborazioni, il pay-as-you-use, i social-media, i gruppi whatsApp, le community, il coworking, il crowdfunding, il crowdsourcing, gli open data e il contenuto generato dagli utenti, e qui mi fermo.
Ma in tutto questo, al centro di questa Sharing Economy c’è la persona che è inserita nel contesto e a seconda del suo livello di condivisione al quale contribuisce ottiene un beneficio proporzionale alla suo impegno, la persona diventa quindi fornitore di beni e servizi, creatore, collaboratore, produttore e distributore.
Questi prodotti che stiamo inserendo sul mercato sono progettati per la sostenibilità, poiché sono sostenuti dalla condivisione e quindi circolari e inarrestabili.
L’informazione e la conoscenza sono condivise, aperte e accessibili, ecco che lo Studio Notarile e il Notaio da subito devono intercettare questa richiesta, poiché oggi è richiesta particolare attenzione alla condivisione.
Oggi dopo 15 anni di mia esperienza nel settore notarile, prima come collaboratore, poi come consulente strategico/organizzativo, vedo da parte del cliente una visione modificata dello stereotipo della figura del Notaio, non più solo come mero esecutore di una firma, ma come un vero esperto di tematiche giuridiche civilistiche, e abile consulente nelle materie più complesse.
Vademecum illustrativo e applicativo della Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 sulle professioni non organizzate in Ordini o Collegi.
La Legge ha legittimato i Consulenti in quanto Professionisti, l’Associazione APCO può legittimarne il ruolo di risorsa per il Paese e valorizzarne l’apporto all’economia italiana!
IL PDF curato da Giuseppe Bruni, Presidente di APCO lo puoi trovare a questo indirizzo: